Il Liceo delle Scienze Umane
Il Liceo delle Scienze Umane Preziosissimo Sangue, così come è oggi, è nato nel 2010, sebbene la sua origine risalga al 1967, quando fu fondato come Istituto Magistrale.
Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.
Il corso di studi prevede un curricolo formativo, in cui la preparazione è intesa come una maturazione umana generale orientata in senso operativo. Nel costruire il profilo dello studente, il Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Preziosissimo Sangue intende realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona, finalizzati al successo formativo, coerenti con le finalità e gli obiettivi generali del sistema d’istruzione.
Gli studenti a conclusione del percorso di studio dovranno: aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica; aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo; saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali; possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

Intercultura

Nelle nostre scuole valorizziamo una pedagogia interculturale basata sul riconoscimento della differenza, sull’ascolto e l’empatia.
Non è possibile far finta di non vedere quello che abbiamo intorno, né affermare che non ci sono problemi perché siamo tutti uguali.
Riconoscere il diritto alla differenza è un atto dovuto e costituisce la base di un atteggiamento scientifico corretto.
Se si riconosce e si accetta la differenza è possibile:
- risolvere i problemi legati alla formazione partendo dal confronto diretto, invece che da una visione etnocentrica e personale;
- interrogarsi sulla natura dei processi mentali utilizzati dall’altro, descriverli, interpretarli;
- ridiscutere un apparato formativo inattuale per chi si serve di altri codici cognitivi, affettivi, psicomotori per pensare, agire, comunicare.
Conseguentemente al riconoscimento della differenza si sviluppa il concetto di ascolto. È importante sottolineare che non si tratta di un ascolto passivo, ma di una modalità progressivamente interattiva attuabile lungo le tre direttive suggerite da D. Demetrio:
- esplorazione: si tratta di osservare e registrare episodi di vita relazionale, in tutti i momenti della realtà scolastica ed extrascolastica;
- facilitazione: si tratta di creare le condizioni cognitive e affettive perché vengano riconosciute e accettate le specificità di ognuno;
- valorizzazione dei saperi interculturali: si tratta di considerare ogni soggetto come portatore di saperi e di trasformare ogni scambio educativo in un’occasione di riflessione sul mondo e sugli altri.
Accoglienza e personalizzazione
Nella nostra azione formativa, siamo ormai da anni fortemente impegnati nel rispondere ai differenti bisogni degli studenti e a strutturare proposte didattiche, che tengano conto delle loro peculiari modalità di funzionamento. La prassi dell’insegnante del Liceo delle Scienze Umane non può più essere l’uniformità, ma la diversificazione; l’insegnante non può dare la priorità ai contenuti da trasmettere, ma ai processi di apprendimento per rendere ognuno idoneo ad apprendere autonomamente; non può seguire come criterio di valutazione la selezione dei migliori, ma l’inclusione positiva di tutti.
Accoglienza e inclusione descrivono il processo per cui la scuola cerca di rispondere agli alunni come persone, riconsiderando, sulla base dei loro bisogni e delle loro specificità, metodologie didattiche, organizzazione e offerta curricolare. Elemento chiave e caratterizzante, che ispira e muove la quotidianità del nostro agire, è, dunque, il porre al centro la PERSONA nella sua globalità e complessità. In questo senso scelta fondante è la personalizzazione e l’individualizzazione degli itinerari didattico-educativi.

Alternanza Scuola Lavoro

Il Liceo delle Scienze Umane, recependo le indicazioni dell’autonomia, è una comunità aperta e fortemente integrata con le realtà del territorio, scuola delle reti, dei rapporti di partenariato, del monitoraggio dei bisogni e dei progetti interistituzionali. Esso ha avviato da tempo una serie di alleanze educative che gli permettono di attivare, insieme a diverse realtà del terzo settore e delle Università milanesi, delle esperienze di alternanza scuola/lavoro in una logica di “progettazione integrata”.
Accreditamenti
Il Liceo delle Scienze Umane è regolato dal DPR Riforma Licei (Consiglio dei Ministri 4/02/2010).

Dicono di noi

Riconoscimenti ottenuti nell’anno scolastico 2016/2017
Gli esiti dell’Esame di Stato 2017 hanno visto la maggior parte degli studenti raggiungere delle votazioni medio/alte. Questo dato conferma quanto accaduto negli anni precedenti e conforta il Collegio Docenti rispetto alle scelte didattiche e formative intraprese. In particolare spicca la votazione di 100 e lode raggiunta dalla studentessa Maria Perillo che ha concluso in modo mirabile un percorso di studi davvero significativo.
Inoltre il Liceo delle Scienze Umane ha ricevuto dal Centro Nazionale Ricerca Assistenza Formazione Anire, nel quadro dell’alternanza scuola lavoro, la benemerenza per l’attività legata all’ ippoterapia svolta negli ultimi dieci anni; il Politecnico di Milano ha conferito al Liceo delle Scienze Umane una menzione speciale per le tematiche sociali affrontate nel Concorso di Digital Storytelling per la Scuola italiana; l’Istituto Europeo di Design ha riconosciuto agli studenti del Liceo delle Scienze Umane le competenze necessarie per attivare il Social Design Lab, dedicato alla comunicazione sociale. Il primo risultato del laboratorio sarà la mostra: “Quanto Mi manchi” che verrà inaugurata il 22 febbraio 2018 presso l’Informagiovani del comune di Milano. Infine il video in stop motion, frutto del Progetto Multimedialità coordinato dal prof. Luca Maione, si è aggiudicato il Primo Premio al concorso nazionale “Racconta il viaggio” indetto da ITALO.